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Assassin's Creed Origins

Cosa ci aspettiamo da Assassin's Creed nel prossimo futuro?

Abbiamo provato ad analizzare cosa potremmo aspettarci dal franchise nelle prossime iterazioni.

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Sotto diversi punti di vista, Assassin's Creed Origins ha rappresentato un reboot del franchise. Certo, ha ancora un certo legame con i giochi del passato e a suo modo continua a far progredire la serie, ma sia in termini di connessione con il presente sia per le sue meccaniche segna un netto cambiamento rispetto a ciò che abbiamo conosciuto della serie sino ad oggi. Questo apre a scenari interessanti per le prossime iterazioni, anche se non abbiamo ancora capito esattamente in che modo Ubisoft intende continuare a portare avanti il franchise dopo la pausa del 2016.

Come proseguirà, dunque, la serie d'ora in avanti? Dovremmo aspettarci capitoli annuali da qui in avanti o Ubisoft propenderà per un ciclo biennale potenzialmente più sostenibile?

Periodo temporale e ambientazione?

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Finora la serie Assassin's Creed ha coperto diversi periodi storici molto importanti, a partire da quell'Assassin's Creed ambientato durante la Terza Crociata (1191 d.C.), Assassin's Creed II, Brotherhood e Revelations ambientati durante il Rinascimento (1476-1511), Assassin's Creed III durante la Rivoluzione Americana, per poi passare ad Assassin's Creed IV: Black Flag e Rogue ambientati appena poco prima, e poi lo spin-off Liberation, ambientato durante la stessa epoca, all'incirca. Poi c'è stato Unity, ambientato durante la Rivoluzione Francese (1789), e Syndicate ambientato durante l'epoca vittoriana. Gli spin-off della serie Chronicles hanno visto toccare la Cina (1526), ​​l'India (1841) e la Russia (1918). Infine, il film di Assassin's Creed, uscito all'inizio di quest' anno, è stato ambientato in Spagna nel 1492 (quanto meno la parte storica).

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La serie principale è sempre andata avanti in ordine cronologico per la maggior parte del tempo fino a Origins. Chiaramente, questo gioco resetta le cose e apre nuove strade da esplorare per Ubisoft. Un'opzione potrebbe essere un sequel diretto di Origins, oppure Ubisoft potrebbe tornare a presentare il prossimo capitolo ambientato dopo Syndicate. Dato che la Prima Guerra Mondiale è stata coperta a suo modo dal franchise, potrebbe anche essere che vedremo un Assassin's Creed ambientato nell'epoca della Grande Depressione, con radici nella Seconda Guerra Mondiale. Dubitiamo davvero che Ubisoft propenda per questa direzione al momento, e per numerose ragioni; primo tra tutti, perché questa epoca non presenterebbe gli scenari più allettanti dal punto di vista del gameplay.

Entrambe le Guerre Mondiali sono naturalmente le ambientazioni più attese dai giocatori per Assassin's Creed, ma forse dal punto di vista del gameplay, avrebbe più senso ambientarlo appena prima della Guerra per consentire ai Templari e agli Assassini di mettere in moto le cose.

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Probabilmente giocheremo un gioco di Assassin's Creed durante o prima una Guerra Mondiale, a un certo punto, anche se non sappiamo al momento quale di questo scenario avrebbe più senso. magari ambientato poco prima dell'assassinio di Francesco Ferdinando? È certamente complesso creare una storia che abbia senso, data la natura globale di questi conflitti. Più personaggi che collaborano insieme in Paesi diversi, magari?

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Ci sono naturalmente altri grandi teatri storici a cui Ubisoft potrebbe attingere, se volesse mettere fine all'inevitabile (dopo le Guerre Mondiali, c'è la Guerra Fredda e poi ci sono anche i giorni nostri).

In passato i giocatori hanno anche chiesto la possibilità di giocare all'epoca del Giappone feudale, e questo, in realtà, avrebbe maggior senso. Anche se avrebbe potuto essere una scelta più logica per uno dei titoli della serie Chronicles, come per l'India o la Russia, non è stato usato e quindi, a nostro avviso, potrebbe essere la scelta più logica per un capitolo della serie principale. Naturalmente, la caduta dell'ultimo shogunato sarebbe una buona idea e sarebbe anche un'epoca molto interessante da esplorare (metà del 1800) per un gioco di Assassin's Creed. Inoltre, il Giappone sarebbe un brillante mondo aperto con grandi città circondate da meravigliosi paesaggi naturali, che vanno dalle giungle alle montagne innevate.

Anche se la Cina imperiale è stata una bella ambientazione per Assassin's Creed Chronicles: China, c'è comunque molto altro su cui si può lavorare. Quel gioco era ambientato durante la dinastia Ming, ma avrebbe avuto senso sia con Assassin's Creed ambientato nel primo Yuan (Kublai Khan, che potrebbe includere anche Marco Polo) o successivamente, Qing. O forse anche prima di Yuan con Djingis Khan e l'impero mongolo.

Non sarebbe affatto male neanche se la serie tornasse nelle Americhe. Dopotutto, è il mercato di Ubisoft più importante. Un Assassin's Creed ambientato durante la Corsa all'Oro californiana (metà del 1800) sarebbe interessante, ma siamo più interessati a un gioco ambientato durante la conquista delle Americhe, in particolare dell'America centrale e meridionale. Gli spagnoli conquistarono gli imperi Aztechi, Maya e Inca in rapida successione. C'è molto lore da esplorare qui e un'architettura e ambienti incredibili per un gioco open world. Quando abbiamo avuto occasione di attraversare le terre inca in un recente viaggio, una guida ci ha raccontato di una teoria del complotto basata sulle barbe di alcuni monumenti Inca, e cioè che gli Incas (i re-dio dell'Impero) fossero in effetti Templari. È il tipo di cospirazione di cui Assassin's Creed ama fare uso, anche se sarebbe una svolta se l'assassino fosse un conquistador spagnolo.

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Ciò potrebbe anche ricollegarsi agli eventi del film di Assassin's Creed. Se ricordate il ruolo di Cristoforo Colombo verso la fine del film, questo sembra indicare che ci saranno cose che riguardano le Americhe mentre queste venivano scoperte.

C'è, naturalmente, la posisbiloità che Ubisoft scelga un'era senza necessariamente propendere per scenari politici così ingarbugliati e optare per un tempo e un luogo con più di un cambiamento culturale (come il Rinascimento). È troppo presto per un Assassin's Creed ambientato ai giorni nostri, ma un giorno forse... o chissà, magari ambientarlo nello stesso universo di Watch Dogs?

Cosa dire di un sequel diretto di Assassin's Creed Origins?

Anche se è difficile pensare che Ubisoft possa tornare a lavorare su un altro gioco ambientato in Egitto (perché ci siamo già stati, basta così), c'è molto spazio in termini temporali tra l'avventura di Bayek e quella di Altaïr. In particolare, sarebbe logico se un sequel venisse ambientato a Roma, forse anche un paio di sequel incentrati sulla caduta dell'impero romano. Per quanto Origins abbia a che fare con l'Egitto, si occupa anche della fine della Repubblica Romana e quindi degli inizi dell'Impero Romano. Non saremmo del tutto sorpresi se vedessimo un Assassin's Creed Origins II con un personaggio principale diverso da quello di Bayek, a Roma, in seguito agli eventi di Origins, ma meno ne parliamo, meglio è, perché potremmo spoilerare cose a chi deve ancora giocare a Origins. Un altro periodo di interesse sarebbe quello di imitare la linea temporale del Gladiatore e lavorare sul regno di Commodo, cosa è successo prima e dopo. C'erano così tanti disordini e molti omicidi che varrebbe la pena analizzarla come epoca.

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Meccaniche

Sarà davvero interessante vedere in che modo sarà strutturato il prossimo Assassin's Creed e che tipo di meccaniche presenterà. Origins è stato un ottimo punto di partenza ed è giusto dire che sia stato più un action-RPG open-world che un action-adventure open-world. Tutti i prossimi giochi di Assassin's Creed continueranno su questo tipo di struttura? In qualche modo ne dubitiamo, ma chiaramente ci saranno più elementi RPG. Il problema qui è che i capitoli più moderni non avranno lo stesso tipo di spazi aperti, di natura e così via, quindi potrebbe essere più sensato tornare a un'impostazione maggiormente stealth.

Sequel e trilogie?

Osservando le origini di Origins, è difficile non dire che la trilogia di Assassin's Creed II con Ezio potrebbe essere stata il punto culminante del franchise fino ad oggi. Ed è forse quindi logico per Ubisoft provare a fare qualcosa di simile. Assassin's Creed Origins fornisce sicuramente una potenziale prima parte di una nuova trilogia (forse non con protagonista Bayek), e potremmo vedere Ubisoft tentare questo genere di cose per mantenere una certa varietà, magari anche a turno tra le iterazioni più moderne che continuano da Syndicate in poi, e queste itetazione più storiche rappresentate da Origins. Ad ogni modo, Origins è stato un capitolo davvero necessario al franchise, e non vediamo l'ora di scoprire dove ci porterà Ubisoft nel prossimo futuro.

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