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The Witcher 3: Wild Hunt

CD Projekt Red risponde ai rumour sui malumori nello studio

Hanno anche parlato dello sviluppo di Cyberpunk 2077.

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The Witcher 3: Wild Hunt è stato un successo stratosferico per CD Projekt Red, eppure di recente hanno iniziato a circolare delle voci secondo cui il morale dello studio sia piuttosto basso, un aspetto che lo sviluppatore ha affrontato direttamente tramite una dichiarazione su Twitter, in cui il co-fondatore Marcin Iwinski e lo studio head Adam Badowski hanno parlato di tali rumour e di Cyberpunk 2077.

"Nel 2015, quando abbiamo pubblicato The Witcher 3: Wild Hunt, eravamo 200 sviluppatori forti e questo era il core team dello studio. Da allora abbiamo quasi raddoppiato il personale e stiamo ancora assumendo", dice il comunicato. "Ci sono persone che se ne sono andate? È vero. Noi auguriamo il meglio per loro e rispettano la loro scelta e i feedback che ci hanno dato quando se ne sono andati. Stiamo lavorando continuamente per rendere Red un buon posto di lavoro per tutti, ma abbiamo anche una serie di valori che costituiscono chi siamo e in che modo facciamo le cose".

Per quanto riguarda Cyberpunk 2077 in particolare, dicono: "Ogni gioco di ruolo che abbiamo sviluppato sembrava impossibile da raggiungere nel momento in cui ci siamo messi a svilupparlo. Questo approccio nel fare giochi non è per tutti".

"Questo richiede spesso uno sforzo cosciente nel dover "reinventare la ruota"- anche se personalmente pensi che questo già funziona perfettamente. Ma sapete una cosa? Crediamo che reinventare la ruota ogni volta è ciò che renda un gioco migliore. Questo è ciò che crea innovazione e ci permette di dire che abbiamo lavorato veramente su qualcosa e pensiamo che valga la pena per guadagnare denaro. Se fai giochi che si assomigliano tra loro, finisci in una comfort zone."

Voi siete d'accordo con le dichiarazioni di CD Project?

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