Oh My Godheads

Oh My Godheads è un gioco in stile ruba-bandiera veloce e frenetico da 1 a 4 giocatori, sviluppato da Titutitech e pubblicato da Square Enix. L'obiettivo del gioco è quello di catturare divinità e metterle su dei piedistalli facendo punto, prima che l'altra squadra possa uccidervi. L'unico problema è che le divinità hanno una volontà e una mente proprie, e non sempre sono collaborative. Ci sono dieci divinità diverse basate su diverse mitologie (da quella norrena a quella egizia, per fare un esempio), e hanno tutte una propria personalità e peculiarità. E, ovviamente, propri attacchi. Una testa potrebbe esplodere se la si tiene troppo a lungo. Un'altra vi congelerà. Una terza è troppo pesante da sollevare e potrebbe rotolare via. Insomma, ci sono un sacco di variabili da tenere in considerazione.

Il gioco ha quattro diverse modalità: Capture the Head, King of the Head, Headhunters e Last Man Standing. In Capture the Head bisogna (sì, avete indovinato!) catturare teste e metterle sui piedistalli. In King of the Head bisogna solo tenere la testa il più a lungo possibile (e sperare che non esploda). Headhunters è un free-for-all dove vince chi ottiene il maggior numero di kill. In Last Man Standing non bisogna tecnicamente uccidere nessuno, ma bisogna essere solo quello che sopravvive più a lungo.

Oh My Godheads ha molti livelli diversi ambientati in altrettanti luoghi diversi: da una cascata in Giappone, a un vulcano in Italia, attraversando le isole tropicali remote. Tutti i livelli hanno diversi tipi di terreno, così come diverse sfide. Grandi massi rotolanti, scogliere, trappole, quello che volete. Ha anche molti personaggi diversi che è possibile interpretare: ad esempio, c'è un pinguino con un cappello a cilindro e un monocolo.

Visivamente parlando il gioco è molto affascinante, con ambienti e personaggi a basso numero di poligoni, colori vivaci e una piacevole colonna sonora. Sembra bello, e sembra promettere qualche ora di divertimento stupido, ma divertente. Peccato che non sia esattamente così. Peccato perché questo gioco avrebbe potuto essere più interessante, ma non riesce mai a superare la sua mediocrità.

Basta mezz'ora prima che vi dia fastidio o, ancora peggio, che vi annoi. È un peccato capitale per un gioco come questo. Possiamo perdonare la grafica scadente, una storia stupida o brutti personaggi finché ci divertiamo. Finché ci intratteniamo. Ma Oh My Godheads non ce la fa, e di conseguenza i suoi difetti diventano ancora più palesi.

Sì, abbiamo dieci livelli molto diversi tra cui scegliere, ma sono così piccoli che finiamo sempre per correre in linea retta, il che rende le battaglie ripetitive, rapide. I controlli sono inoltre molto imprecisi. Abbiamo spesso finito per correre in circolo come dei matti quando abbiamo provato a uccidere qualcuno della squadra avversaria, perché il gioco non sapeva come gestire movimenti più precisi. È stato davvero frustrante dato che i livelli diventano più impegnativi, specialmente quando siamo scesi per sbaglio per l'ennesima volta. Inoltre, il modo in cui i livelli sono impostati in qualche modo rovina il gameplay. I vostri avversari si generano all'istante dal piedistallo su cui occorre posizionare la divinità, e possono semplicemente aspettarvi lì, uccidervi e poi rubare la divinità.

Ad aggiungere danno alla beffa, l'intelligenza artificiale nel gioco non è particolarmente intelligente, quindi le tattiche e la strategia vanno tutte a farsi benedire. Questo problema si risolve giocando con veri umani, vivi, ma in ogni caso, il modo in cui la telecamera si muove non aiuta affatto; zoomma in avanti e indietro completamente a caso, rendendo difficile stabilire quale personaggio sia quello che state controllando. Abbiamo avuto questi problemi solo con una delle modalità, Capture the Head, ed era, francamente, la migliore del gruppo. In Last Man Standing tutto quello che bisogna fare è aspettare che gli altri imbecilli si uccidano a vicenda, e poi si vince di default. Molto noioso a lungo termine.

Oh My Godheads ha una premessa entusiasmante che ci è piaciuta molto, così come qualche elemento visivo davvero affascinante, ma alla fine non basta. Questo gioco ci ha davvero deluso, il che è un peccato, davvero, dato che eravamo partiti con tutti i buoni propositi.